venerdì 17 agosto 2012

How I Met Your Mother Stagione 6


Eccoci alla sesta stagione di How I Met Your Mother
Stagione, come ormai ci stanno abituando, molto godibile sin dalle primi episodi. Il tema di fondo è sempre lo stesso: Ted è alla ricerca della donna con la quale trascorrere il resto della sua vita. Però, sembra quasi che tutti all’infuori di lui riescano a trovare l’anima gemella… anche Barney?!?!
Ottimo il colpo di scena finale che riesce a chiudere il cerchio che ci accompagna dal primo episodio. Chi sarà lo sposo al quale Ted dovrà fare da testimone? Imho, il finale è ingannevole, in realtà lo sposo è l’amico di Ted che sta lontano (non ricordo il nome XD) il quale aveva chiesto a Ted di fargli da testimone ad inizio stagione (o forse prima). Comunque, boh, vedremo i prossimi episodi. Quindi… stagione in linea con le precedenti; sempre molto simpatica e frizzante. Vedremo cosa ci riserva la settima stagione!

lunedì 13 agosto 2012

Kuroko no Basuke (Kuroko no Basket)


Parliamo un po’ di Kuroko no Basuke, l’opera di Tadatoshi Fujimaki che deve ancora sbarcare in Italia.
E’ uno shonen puro, tutti gli elementi tipici del taget vengono a galla sin dalle primissime battute. La storia assume un andamento lineare per primi volumi e, forse, fin troppo semplicistico, ma dal volume 7, grazie ad un colpo di scena necessario, riesce un po’ a spezzare questa linearietà della storia.
Le basi gettate sono piuttosto semplici: Kagami è un giocatore di pallacanestro che, dopo esser stato ammesso alla scuola superiore Seirin, entra a far parte del, mediocre, club di basket della scuola. Ad affiancarlo ci penserà Kuroko, anch’egli una matricola, che pare avere una strana abilità: riesce a celare la sua presenza e ad effettuare passaggi molto rapidi. Kuroko faceva parte della squadra Tohou, nelle scuole medie, chiamata “la generazione dei miracoli”. Squadra imbattibile composta da veri talenti. Una volta capite del abilità e potenzialità di Kagami, Kuroko si offre di fargli da “ombra” perché: “un ombra diventa più scura quando la luce è più forte”.
Impossibile non fare qualche paragone con Slam Dunk e Dogashi. Soprattutto sotto il profilo realistico possiamo affiancarlo a Slam Dunk, mentre per quella componente puramente shonen del manga possiamo accostarlo a Dogashi Kaden. Gli allenamenti, che di solito sono la parte più noiosa di uno shonen sportivo, devo dire che sono piuttosto brevi e ben strutturati grazie anche al supporto di altre squadre che danno una mano ai protagonisti (cosa, per altro, già vista in Slam Dunk). La parte predominante sono le partite sviluppate soprattutto con elementi shonen come: abilità che vengono allo scoperto, azioni irreali e fasi cruciali che, guarda un po’, si manifestano a fine partita. Piano piano nel corso dei volumi vengono approfonditi vari personaggi, grazie a flashback ben piazzati, mentre altri vengono lasciati un po’ in disparte soprattutto alcuni membri della squadra. Questa forse è una lacuna che, credo, verrà colmata con i prossimi volumi. La caratterizzazione dei personaggi è ben formula per alcuni come Kuroko, Kagami, Kise, Midorima e per il capitano Hyuga, mentre per altri come Aomine è abbastanza tipica e stereotipata.
I disegni sono semplici e senza tanti particolari. Riescono a rendere abbastanza bene le scene d’azione; fanno il loro lavoro senza infamia e senza lode. Neanche le cover sono il punto forte dell’autore visto che sono una più insignificante dell’altra.
Nel complesso ho trovato questo manga piuttosto coinvolgente, con i vari pro e contro del target, che difficilmente non potrà avere successo in Italia. Opera che, comunque, non lascerà il segno nel sin troppo vasto palinsesto dedicato al target.

venerdì 10 agosto 2012

Garouden, la leggenda del lupo affamato 1

Eccoci al commento del primo volume di Garouden, la leggenda del lupo affamato.

Volume molto introduttivo che lascia largo spazio ai combattimenti. In particolare seguiremo le gesta di Bunshichi Tanba un lottatore la cui voglia di combattere, di mettersi alla prova e di provare a se stesso, e agli altri, di essere il migliore, il più forte, è irrefrenabile. La sua continua ricerca di rivali capaci di spingerlo al limite lo porterà ad incontrare Kajiwara, un wrestler professionista dalle incredibili capacità. Lo scontro è inevitabile...chissà come andrà a finire.

In generale questo primo volume è abbastanza povero sia sotto il profilo del disegno che sotto il profilo della trama. I compattimenti non sono contornati da spiegazioni come possiamo trovarle in Tough, ma, malgrado questo, risultano abbastanza chiari. Viene considerato uno dei migliori manga di combattimenti quindi è impossibile non dargli più di una possibilità. C'è poco da dire...vedremo i prossimi volumi!

lunedì 6 agosto 2012

Rome: le due stagioni.


Ed eccoci al commenti di Rome (Roma in italiano).
Due stagioni molto godibili che coprono la vita di Giulio Cesare dal suo trionfo alla sua morte come tiranno con grande occhio di riguardo sulla cause e conseguenze dovute alla sua morte.
Non ci sono particolari errori storici, a parte la storia su Tito Pullo e Lucio Voreno che si può interpretare come "licenza poetica" per il regista, o evidenti stonature a parte "l'occhiolino" fatto in un paio di situazioni da Marco Antonio (uno dei fedelissimi di Cesare) inteso come segno di complicità quando in realtà l'occhiolino assume tale significato solo dal sedicesimo secolo e prima veniva usato solo come cenno per impartire ordini.
Peccato che non sia stato sfatato il mito su Cleopatra e la sua incredibile bellezza quando in realtà era piuttosto brutta, ma dotata di un incredibile sensualità. Insomma... ci sapeva fare XD.
Ottima, quindi, questa serie. Estremamente consigliata!

mercoledì 1 agosto 2012

Shingeki no Kyojin cap.35 (L'Attacco dei Giganti)

"Sono piuttosto sicuro che parliamo la stessa lingua"


La muraglia Marie è caduta. I giganti entrano nella zona protetta ed iniziano a fare quello per cui sono più portati: distruggere e mangiare. Vengono subito prese delle contromisure di emergenza per poter informare la popolazione di questa nuova minaccia. Viene accantonata per il momento l'idea di "giganti" infiltrati tra la popolazione e viene dato largo spazio al combattimento.
Compare un nuovo gigante "anomalo", una specie di scimmione altro 17 metri, che sa parlare! Parla infatti con il caposquadra Mike che si era offerto di fare da esca per far fuggire i suoi compagni, i quali hanno il compito di informare la popolazione. Non vengono dette molte cose, per lo più parla il gigante in quanto Mike rimane pietrificato davanti a questa mostruosità. La frase che più mi ha colpito di più la trovare ad inizio post e credo sia un affermazione che può creare qualche ipotesi sui giganti. Questo gigante non è nemmeno certo di parlare la lingua umana per cui mi fa pensare che non tutti i giganti hanno origine umana o, più semplicemente, al fatto che "l'umano trasformato in gigante" (lo scimmione per intenderci) sia di nazionalità diversa rispetto a Mike per cui non è sicuro di parlare la stessa lingua (ipotesi abbastanza improbabile). Non conosce nemmeno le armi umane di difesa contro i giganti e questo mi fa pensare al fatto che i giganti "anomali" non siano uniti o che non si conoscano nemmeno. Quindi salterei l'ipotesi di cospirazione contro i genere umano o forse questi giganti anomali sono inconsciamente manovrati da altri giganti? Comunque il tutto è ancora avvolto da un alone di mistero.
Quindi, direi che questo capitolo è stato abbastanza significativo. Vedremo i prossimi, sono sempre molto fiducioso.


domenica 29 luglio 2012

Blue-Blood Gear: primo volume


Commentino veloce sul primo numero di Blue-Blood Gear:
Numero abbastanza introduttivo che non riesce a soddisfarmi. La storia è quella di un ragazzo che grazie ad una abilità innata riesce a costruire delle "macchine da guerra" chiamate Haguruma. Kodo, questo ragazzo prodigio, è il principe della fazione dal sangue blu che è in guerra con la fazione dal sangue rosso. Il ragazzo, però, crede di costruire delle macchine il cui scopo è quello di aiutare la gente non quello di ammazzarla per cui, dopo averlo scoperto, tradisce il padre e si ritrova dall'altra parte di questa sottile linea che separa i due popoli.
Bah... in generale non mi piace una shonenizzazione di questo tema piuttosto spinoso. Compaiono un po' di stereotipi sulla discriminazione raziale, frasi del tipo: "loro non sono uomini, ma animali!". Kodo è un pischello, per ora, senza carattere, ma che riesce a prendere una posizione sul padre. La sua ingenuità è quesi fastidiosa, ma ci può stare visto che è un ragazzo e che è vissuto in una campana di vetro per tutta la sua vita. Ottima, la reazione del padre che riesce ad espellere il figlio, dopo il tradimento, dal proprio popolo con un: "tu non sei indispensabile!". Questo voler identificare nel padre il male mentre nel figlio la giustizia, mi sembra un po' banalotto anche per uno shonen.
Ci sta pure un lauto tocco di fanservice, che, imho, non dovrebbe proprio comparire in un manga che approfondisce, o quanto meno tratta, questo genere di argomenti. Secondo me con questo tema si poteva costruire un ottimo seinen; non so quali picchi profondi riesca a creare uno shonen e l'argomento, un po', lo richiede. Poi, oh, è un po' presto per giusgere a questo genere di conclusioni!
Vabbè, dai, vedremo il prossimo, almeno per un altro numero voglio seguirlo.

giovedì 26 luglio 2012

Dawnton Abbey prima stagione

Buona, no anzi, ottima prima stagione per Dawnton Abbey.
La serie si focalizza sulla storia di una famiglia nobile dell'Inghilterra dei primi anni del '900, la famiglia Crawley, senza eredi maschi, o meglio, hanno un erede, ma è un lontano cugino che vive a Manchester e che la famiglia non ha, praticamente, mai conosciuto. Matthew Crawley si ritrova con il titolo di conte da un giorno all'altro e la sua reazione è tutt'altro che entusiasta. Con il tempo comincierà ad abituarsi alla nuova situazione...o forse no?
 Stilosa a dir poco! La serie si concentra sui modi e i costumi della nobiltà dell'epoca con un grande occhio di riguardo per la servitù. Anzi, possiamo quasi dire che la servitù è la vera padrona di questa serie. Sono loro che tirano avanti la baracca ed è bello vedere che la nobiltà, il "padrone", pensava molto ai propri servitori cercando, più volte, di venirgli incontro.
Bella, non ho critiche da fargli, assolutamente da seguire!